Pierre Fabre consolida la sua esperienza unica in dermatologia creando il più grande database internazionale
20 Giugno 2023
Il progetto ALL: oltre 50.000 persone intervistate in 20 Paesi e 5 continenti.
Castres, 20 giugno 2023 - In occasione del 25° Congresso Mondiale di Dermatologia (WCD), che si terrà a Singapore dal 4 al 7 luglio, il dipartimento Patients Relations di Pierre Fabre presenterà il progetto ALL, una survey su vasta scala, la più grande mai condotta in dermatologia.
L'obiettivo di questo progetto, lanciato alla fine del 2022 con l'aiuto della società EMMA, è raccogliere dati su tutti i tipi di pelle (ALL Skins), su tutte le malattie cutanee (ALL Dermatoses) e su tutti i fototipi (ALL Colors) al fine di creare il più grande database privato internazionale.
50.552 persone appartenenti alla popolazione adulta di 20 Paesi (che rappresentano da soli oltre il 50% della popolazione mondiale) in 5 continenti hanno risposto alle 65 domande di ALL.
I principali argomenti trattati riguardano l'incidenza e l'impatto delle malattie, ma anche i comportamenti, i percorsi di cura e le esigenze dei pazienti affetti da una o più dermatosi come la dermatite atopica, la psoriasi, l'acne, la rosacea o la vitiligine (per l'elenco esaustivo degli argomenti consultare l'Allegato 1).
Il punto di forza di questo studio sta nella portata e nella rappresentatività dei dati raccolti: gli intervistati sono stati estratti da campioni proporzionali alla popolazione di ciascun Paese (le dimensioni del campione per Paese sono riportate nell'Allegato 2), consentendo un'analisi altamente affidabile delle esigenze su scala globale, in base all'area geografica.
Il database ALL è stato creato con un'analisi dei risultati nel tempo (analisi longitudinale) nell'arco di 5 anni (2023-2027). Grazie ai 3,3 milioni di dati raccolti, sarà possibile individuare le informazioni essenziali per una migliore comprensione delle esperienze dei pazienti.
La creazione di questo database, eccezionale per la sua copertura geografica, conferma il nostro impegno volto a lavorare a fianco degli operatori sanitari di tutto il mondo per contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie cutanee. Conoscerne meglio le aspettative ci consentirà di impostare il nostro modo di lavorare e di innovare per assisterli al meglio nel loro percorso di cura dermatologico.
Più di una persona su tre è affetta da una malattia cutanea; eppure, le politiche sanitarie e di prevenzione non considerano la dermatologia una priorità per la salute pubblica. Il progetto ALL mira a fornire una panoramica mondiale dell'incidenza delle principali malattie cutanee e delle loro conseguenze al fine di sensibilizzare tutte le parti interessate. I pazienti affetti da malattie dermatologiche necessitano di un maggiore supporto ed è fondamentale riuscire a convincere le autorità pubbliche a dare più importanza alle dermatosi nei programmi di prevenzione.
Il progetto, unico nel suo genere, ha già ottenuto il sostegno di opinion leader di fama internazionale: il Prof. Jean Hilaire SAURAT dell'Università di Ginevra per l'acne, il Prof. Gil YOSIPOVITCH dell'Università di Miami per il prurito, i Prof. Henry LIM dell'Università di Detroit e Khaled EZZEDINE, dermatologo presso l'APH di Parigi per la fotoprotezione, il Prof. Julien SENESCHAL, dermatologo presso il CHU di Bordeaux per la vitiligine e la Prof.ssa Marie Aleth RICHARD, dermatologa presso l'APH di Marsiglia ed ex presidente della SFD.
I dati dello studio ALL saranno inoltre condivisi con le associazioni di pazienti per aiutarle a portare avanti il loro impegno per il grande pubblico, gli operatori sanitari e le autorità. 7 associazioni di pazienti sono già state coinvolte nell'iniziativa, in Francia e a livello internazionale.
Per noi operatori sanitari, il progetto ALL rappresenta un'opportunità unica. Grazie alla sua metodologia, ci permetterà di descrivere per la prima volta l'incidenza percepita del prurito nel mondo, indipendentemente dall'etnia, dal sesso, dall'età o dall'area geografica dei pazienti.
Informazioni su Pierre Fabre
Pierre Fabre è il secondo maggiore laboratorio di dermocosmesi al mondo, nonché il secondo più grande gruppo farmaceutico privato in Francia. Il suo portfolio comprende numerosi franchising sanitari e marchi internazionali, tra cui Eau Thermale Avène, Klorane, Ducray, René Furterer, A-Derma, Darrow, Glytone, Naturactive, Elgydium, Inava e Arthrodont.
Nel 2022, Pierre Fabre ha fatturato 2,7 miliardi di euro, di cui il 69% proveniente dalle vendite internazionali in oltre 120 Paesi, e ha investito più di 170 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Fondato nel sud-ovest della Francia, dove si trova tutt'oggi la sede principale, il Gruppo produce oltre il 90% dei suoi prodotti in Francia e conta circa 9.600 dipendenti in tutto il mondo.
L'86% del Gruppo Pierre Fabre è di proprietà della Fondazione Pierre Fabre, una fondazione di interesse pubblico riconosciuta dal governo fin dal 1999, mentre il restante capitale è detenuto dai suoi collaboratori attraverso un piano di azionariato dei dipendenti.
Nel 2022, la strategia CSR del Gruppo è stata classificata dall'ente indipendente AFNOR Certification di livello "esemplare" dell'etichetta Engagé RSE (norma ISO 26 000 per lo sviluppo sostenibile).
www.pierre-fabre.com, @PierreFabre
ALLEGATI
Allegato 1: elenco degli argomenti oggetto di studio
Acne, psoriasi, rosacea, eczema, lentiggini, tumori della pelle, vitiligine, disturbi dei capelli e delle unghie, ferite/cicatrici, dolore e prurito, interventi estetici, disturbi del cavo orale, protezione solare.
Allegato 2 : dimensione dei campioni per Paese
5.000 persone in Cina; 5.000 persone negli Stati Uniti; 4.001 persone in Brasile; 4.001 persone in Italia; 4.000 persone in Francia; 4.000 persone in Germania; 4.000 persone in Spagna; 3.000 persone in India; 2.500 persone in Canada; 2.500 persone in Messico; 2.500 persone in Polonia; 2.500 persone in Corea del Sud; 2.000 persone in Australia; 1.000 persone in Danimarca; 1.000 persone in Israele; 1.000 persone in Portogallo; 1.000 persone in Sud Africa; 750 persone negli Emirati Arabi Uniti; 500 persone in Kenya; 300 persone in Senegal.
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